PARTECIPANTI AI CONVEGNI AMAREMATICA4

ABSTRACT INTERVENTI 

FRANCESCO BASTA (Curatore della mostra "Cosa sono i regoli calcolatori?" - Museo Capitolare della Cattedrale di San Lorenzo - PG)

Calcolare con righelli e dischetti: i sorprendenti regoli calcolatori
Vi siete mai chiesti come tecnici e scienziati facevano i loro calcoli prima dell' invenzione dei computer ? Questo intervento vi porta indietro dal XVII secolo fino alla fine degli anni anni '60, quando i regoli calcolatori erano lo strumento di elezione per qualunque tipo di calcolo rapido, e contribuirono in maniera determinante al progresso scientifico e tecnologico, prima dell' invenzione delle calcolatrici elettroniche e del personal computer. Le basi del calcolo logaritmico (il "motore" dei regoli) sono illustrate, cosi' come la storia e i diversi tipi di regoli. L' introduzione di internet, paradossalmente, ha ridato nuova vita a uno strumento che sembrava ormai dimenticato, mettendone in luce l' interesse storico, collezionistico e didattico. Collezionisti di tutto il mondo studiano e raccolgono pezzi piu' o meno rari, dai primi regoli di legno di bosso del '700, fino ai modelli evoluti degli anni '70, quando dei regoli tascabili furono portati a bordo delle navicelle delle missioni Apollo come calcolatori di emergenza, e alla loro quasi improvvisa scomparsa dopo l' introduzione della prima calcolatrice elettronica scientifica, la famosa HP35.


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PAOLO BELARDI

Le divinae proportiones dei Ceri di Gubbio

Abstract: Così come sentenzia l’unico frammento policleteo che la storia ci ha restituito, “l’arte si ottiene con molti numeri e badando ai minimi dettagli”. Ovvero nella nostra cultura occidentale la bellezza non scaturisce dall’illuminazione fulminea, ma procede dalla ricerca paziente e affonda le proprie radici nell’applicazione di regole precise, compendiate nelle divina proportiones con cui sono state concepite le meraviglie dell’antichità: il Partenone di Atene, il Pantheon di Roma, il Battistero di Firenze e, cosa forse sorprendente, i Ceri di Gubbio. Che non sono delle macchine, ma che sono a tutti gli effetti delle vere e proprie architetture lignee.

https://www.unipg.it/personale/paolo.belardi
https://www.abaperugia.com/ita/docenti/direttore-prof-paolo-belardi_46.html

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ALDO GRASSINI
ACCESSIBILITA' = DEMOCRAZIA
           
Abstract: L'accessibilità dei luoghi della cultura garantisce a tutti, anche ai disabili, la possibilità di esercitare un diritto che troppe volte viene negato: il diritto alla fruizione della cultura e dell'arte, così come viene solennemente sancito dall'art.27 della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani del 1948. La realizzazione dell'accessibilità è dunque un atto di democrazia.
In generale i musei sono pensati e organizzati per guardare. Ciò esclude di fatto i disabili visivi. Fino a pochi decenni or sono, per profonde ragioni di carattere sociologico, i ciechi non rivendicavano questo diritto e di fatto non avevano l'abitudine di visitare i musei, dove peraltro venivano esclusi.
Ora l'accessibilità sta diventando un impegno per tutti i musei, compresi quelli scientifici, e si rivela uno splendido strumento di integrazione culturale e sociale.
Adeguare i musei scientifici anche alle esigenze dei disabili visivi è più facile che nei musei d'arte, perchè in questo caso pesa assai meno il tabù del "vietato toccare" che rappresenta il maggiore ostacolo per la fruizione delle persone cieche.
Una condizione essenziale è rappresentata da una buona formazione del personale.
Verranno indicati alcuni esempi di interventi da fare sul materiale in esposizione e sull'allestimento con citazione di alcune realtà esemplari in Italia e all'estero.
http://www.networkmuseum.com/OLTRE%20IDEA%20DI%20ACCESSIBILITA/170216-GRASSINI%20ALDO/CURRICULUM.pdf


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NICLA PALLADINO
I modelli matematici per l'insegnamento delle matematiche superiori, pure e applicate

Abstract: si vuole illustrare la storia dei modelli matematici costruiti, all’incirca, dalla seconda metà dell’Ottocento agli anni Trenta del Novecento impiegando materiali diversi: ottone, gesso, cartone, filo metallico o di fibra naturale, legno e lamelle di legno, celluloide (un materiale, ottenuto per sintesi chimica, fondamentale, tra l’altro, per la nascente cinematografia, tempestivamente usato anche per realizzare modelli), lamine metalliche ricoperte per via elettrochimica (con processo di galvanostegia, pur esso, allora, di recente concezione). I modelli erano utilizzati soprattutto nella didattica delle cosiddette «matematiche superiori» ma servivano anche a far vedere proprietà notevoli del tema di ricerca su cui si investigava e a mostrare alcuni risultati che progressivamente si conseguivano in diversi settori delle matematiche “pure” e “applicate”: Geometria descrittiva e proiettiva, Geometria analitica, Geometria algebrica, Topologia, Teoria delle funzioni (anche a variabile complessa), Meccanica razionale, Fisica-matematica, Scienze delle costruzioni e finanche «Ottica fisiologica», con i suoi collegamenti alla Geometria proiettiva e algebrica"
https://www.unipg.it/personale/nicla.palladino


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ALESSANDRO RAMPLOUD

Gli artefatti nella didattica della matematica

Abstract: L’intervento si prefigge di mostrare l’uso di alcuni artefatti per la costruzione di significati matematici.

L’dea fondamentale è quella di prendere le mosse dal quadro di riferimento teorico della Mediazione Semiotica (M. G. Bartolini; M. A. Mariotti, 2008) che pone al centro del processo didattico di insegnamento-apprendimento della Matematica l’artefatto. A partire da questa premessa vorremmo analizzare alcuni artefatti importanti per la costruzione di buoni percorsi didattici (cannucce, linea dei numeri, abaco, etc.). In questo caso il punto di riferimento fondamentale sarà il progetto PerContare http://percontare.asphi.it/ coordinato dalla prof.ssa M. G. Bartolini e dalla prof.ssa A. Baccaglini-Frank. In esso, oltre ad una serie di materiali per gli insegnanti è possibile trovare le indicazioni che confermano il potenziale di una buona didattica della matematica per prevenire possibili difficoltà.

In questa prospettiva sarà poi importante confrontarsi con il quadro della trasposizione culturale (M. Mellone, F. Martignone, B. Di Paola, A. Ramploud, 2018) che attraverso la decostruzione didattica di alcuni artefatti (problemi con variazione, equazione figurale, etc.) provenienti da altre culture tenta di ripensare i nostri impensati didattici.

Le attività laboratoriali potranno quindi riguardare una serie di artefatti come le cannucce, la composizione e scomposizione numerica, l’uso dei problemi con variazione e l’equazione figurale per esporre le bambine e i bambini della scuola primaria a quella che viene definita “algebra informale” (J. Cai, E. Knuth, 2011).  
http://personale.unimore.it/rubrica/dettaglio/alessandro.ramploud


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ANNA REBELLA

Matematica al museo: Quando i numeri sono giochi da ragazzi!

Abstract: L’architetto Zaha Hadid in un’intervista del 2015 aveva dichiarato che,  nel corso dell’infanzia in Iraq “la matematica faceva parte della vita di ogni giorno. I miei genitori mi hanno trasmesso la passione per la scoperta, senza mai distinguere fra scienza e creatività. Giocavo risolvendo quesiti matematici così come disegnavo con carta e penna. Contare era come disegnare“.

Possiamo affermare che oggi i Musei della Scienza e della Tecnica come il Post rappresentano il nodo di ricongiungimento tra il sapere scientifico - tecnologico e la creatività, tra mondo digitale e analogico, offrendo anche alla scuola strumenti concreti di orientamento della complessa realtà attuale attraverso interpretazioni culturali.

E così,andando altre i confini del curriculare, Il Museo riesce a parlare della matematica e dei  numeri  “sbirciandoli, stropicciandoli, gustandoli e animandoli” attraverso modelli multidisciplinari non preconfezionati che "inventano" protocolli inediti volti a creare nei ragazzi quell’ ambiente affettivo favorevole alla motivazione e quindi all’apprendimento.

Nel corso dell’incontro saranno presentate le varie proposte metodologiche che  il POST offre agli studenti di tutte le età, dai laboratori di robotica, ai giochi di movimento, alle applicazioni digitali e piattaforme interattive, per vivere una matematica divertente, liberi dalla paura di sbagliare.
http://www.perugiapost.it/il-museo/lo-staff/

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EMANUELA UGHI

Matematica allo specchio

La simmetria assiale nel piano (e planare nello spazio) vengono troppo spesso introdotte e studiate nella scuola in modo teorico ed astratto.

Invece, tramite l’uso di specchi, si può esplorare la simmetria nella geometria astratta, ma anche in tante costruzioni dell’uomo, in modo coinvolgente e affascinante.

Ycocedron Abscisus Vacuus e il Coronamento della Sagrestia Nuova in Firenze


Il Coronamento che Michelangelo pose sopra le Cappelle Medicee è un poliedro recentemente restaurato.

Ma quale oggetto geometrico rappresentava? Presenterò un’ipotesi che vede Michelangelo ispirarsi al lavoro di Leonardo per Luca Pacioli.

E se fosse troppo?


Una riflessione sulla ricchissima offerta museale (ma anche didattica) che viene presentata ai nostri studenti: favorisce l’attenzione?


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FRANCA ZUCCOLI

Dalle tasche dei bambini... Gli oggetti, le storie e la didattica

Fare didattica grazie all'uso degli oggetti è una modalità che nel tempo molti pedagogisti e docenti hanno utilizzato e su cui sono state scritte pagine illuminate. Recuperare il valore dell’esperienza diretta dei ragazzi, unita alle riflessioni che possono scaturire da questo agire e alla necessaria sistematizzazione che può essere realizzata è un passaggio significativo. Il contributo partirà dall'analisi della curiosità e della scoperta infantile nei confronti del mondo delle cose, proponendo il pensiero di alcuni autori che si sono interessati a questo rapporto e proiettandolo nelle potenzialità di un fare scuola attuale e contemporaneo.

http://www.formazione.unimib.it/persone/franca-zuccoli/